Un quadro dipinto a 14 mani: l’atteso evento di novembre all’Augeo Art Space

Un quadro dipinto a 14 mani: l’atteso evento di novembre all’Augeo Art Space

Dalla scorsa settimana i sette artisti che animano la collettiva Rimini P'Arte dipingono a turno in galleria, dalle ore 17 alle 19. Il 18 novembre si cimentano tutti insieme su un'unica tela.

A quasi due mesi dal “vernissage” come procede la galleria d’arte di Corso d’Augusto Augeo Art Space? Partenza col turbo, il giorno dell’inaugurazione: un notevole numero di visitatori ha affollato la galleria dal pomeriggio fino a tarda sera tra brindisi, risate e confusione, come di prassi in queste occasioni. L’affluenza però, come ci viene assicurato da Matteo Sormani e Gianluca Zamagni (i patron di Augeo), pur diminuendo notevolmente di intensità si è mantenuta anche nei giorni successivi su confortanti livelli numerici.
In seguito, il 1° di ottobre, arte visiva e musica condividono armonicamente le sale di Palazzo Spina. Più di 400 persone si lasciano avvolgere dalle raffinate note dell’Orchestra di Musica da Camera di Rimini diretta dal Maestro Stefano Pecci. Con il direttore, i solisti dell’Accademia dell’Arcangelo, il soprano Caterina Tonini e il tenore Marco Mignani, contribuiscono alla perfetta riuscita dell’evento. E i proventi della brillante manifestazione (offerte libere) vengono devoluti in beneficenza.
Inoltre, dalla scorsa settimana (a turno) i sette artisti che animano la collettiva Rimini P’Arte dipingono in galleria, dalle ore 17 alle 19. Il primo a mettere a disposizione del pubblico la propria tecnica pittorica è Stefano Cecchini, re dei “Big Five” (le cinque prede più ambite da chi pratica caccia grossa). Per fortuna, i “proiettili” del pittore sono solo tubetti di colore che, grazie alla sua arte, danno vita alle superbe creature che si possono ammirare nella sala a loro dedicate.

Stefano Cecchini nello spazio espositivo e creativo di Augeo

L’ultimo appuntamento, il 18 novembre, prima che la mostra si chiuda, sabato 25, sarà la realizzazione di un quadro dipinto a più mani dai sette componenti la “collettiva”. Lo scopo? Cederlo a chi avrà più denaro, ma soprattutto più cuore, per aggiudicarselo.
Il ricavato sarà infatti donato alla L.I.F.C. (Lega Italiana Fibrosi Cistica).
La madre di Sally, giovane pittrice dilettante morta a causa di quel male pochi anni fa, contestualmente e con uguali finalità, ha donato una serie di disegni della figlia. Si spera nel tutto esaurito, naturalmente.
I primi mesi di vita di Augeo, prospettano dunque questa filosofia: la vita della galleria non si limita alla mera vendita di opere, allunga lo sguardo verso altre forme d’arte, non trascura di promuovere eventi mondani e neppure iniziative a sfondo benefico, a conferma del versatile utilizzo di uno spazio che finora, a Rimini, era mancato.
Se queste sono le premesse, Augeo Art Space avrà il supporto della città e il plauso dei riminesi. Gli stessi che, usciti dall’esposizione, guardano con occhio di fiduciosa attesa la prossima riapertura di una leggenda: il Fulgor, davvero poco distante dall’Augeo Art Space.

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