E' in corso un "intervento di riqualificazione dell'area portuale" che interessa il Faro. Sopra l'idrometro ottocentesco, già non in ottima salute, sono stati accatastati materiali pesanti del cantiere e recinzioni in ferro. Rimondini: "E' un piccolo monumento da restaurare, non da distruggere".
Per lavori di rinnovo dell’arredo urbano intorno al Faro di Rimini l’area delicata dell’Idrometro del Faro, pressoché in frantumi e bisognoso di un restauro, è stata coperta con tubi e materiali pesanti come se fosse destinata alla distruzione.
Si tratta di un piccolo monumento la cui esistenza deve essere tutelata, del quale qui sotto diamo le coordinate storiche principali.
IL FARO, COSTRUZIONE 1760-1764, AUTORE AL MOMENTO IGNOTO
Il Faro, come lo vediamo oggi, mantiene della costruzione originaria la base a scarpata e un paio di metri della torre con una porticina; il resto è stato costruito in forme moderne, e parte in cemento armato, nel dopoguerra.
Nella documentazione dell’Archivio Comunale, presso l’Archivio di Stato di Rimini, manca, non senza un piccolo mistero, una posizione o un fascicolo dedicati al Faro; ci sono solo le spese di completamento registrate in un volume di spese generali degli anni 1763-1764. Il Faro sorge su una banchina in muratura che sappiamo consigliata dagli architetti Carlo e Filippo Marchionni nel 1759 e costruita l’anno seguente; dunque la fabbrica del Faro appartiene agli anni tra il 1760 e il 1764. Rimando ad altro intervento la discussione sul probabile autore.
“LA CASA DEI FANALISTI” COSTRUITA NEL 1863
La gestione del porto e del Faro, per privilegi imperiali e pontifici, è spettata alla comunità riminese fino alla fine dell’antico regime. In epoca unitaria, lo stato nazionale assunse la gestione del porto e del Faro. Il porto di Rimini era “compreso tra quelli di 3.a classe” con un “apparecchio catadriottico di 4° ordine” montato sul Faro nel 1862 e alimentato con olio di oliva. Nel 1863 fu “costrutta la Casa di Abitazione dei Fanalisti” che è l’attuale abitazione del farista.
L’IDROMETRO, IMPIANTATO NEL 1863
Nello stesso documento, di seguito leggiamo: “nello stesso anno [venne] innalzata la torretta di legno con fanale alla foce del porto, e [fu] costrutto un nuovo Idrometro contro al Faro principale…”. Le spese per la casa furono di lire 9.2561,01; quelle per la torretta e l’idrometro “di fronte al Faro” di lire 1757,48.
MISURAZIONI DELLE PIENE DEL MARECCHIA E DELLE BURRASCHE DI MARE TRA IL 1865 E IL 1869
E’ rimasto un registro in cui venivano segnate le piene del fiume e le mareggiate; si intitola Quadro riassuntivo delle osservazioni fatte all’Idrometro del Porto di Rimini dal 1865 a tutto il 1869, nella stessa posizione dell’Archivio del Genio Civile di Forlì. Si ha un’idea precisa del funzionamento dell’idrometro tra quelle due date. Il grado zero è tuttora su una colonna verticale di pietra d’Istria murata sulla sponda della banchina, a pelo d’acqua, ma non si vede a causa di una grata, e il grado superiore è sulla parte verticale dell’idrometro appoggiata all’inizio della scarpata del Faro. Quando il fiume esondava e quando una mareggiata penetrava nel porto, i fanalisti prendevano nota. Il 22 e 23 gennaio 1865 si ebbe una “piena” del Marecchia e vennero registrati dal pelo d’acqua metri 2,10. Il 7 giugno dello stesso anno, una “piccola piena” fece registrare metri 0,94. Il 12 settembre 1866 viene registrata una “grande piena” di metri 2,90.
Solo nel 1869 furono segnalate cinque burrasche di mare: i giorni 16 e 17 agosto, con innalzamento dell’acqua di m. 0,94; l’8 settembre con m. 1,05; il 22 settembre con m. 2,10; il 22 ottobre con m. 1,40; l’11 novembre con m. 1,15; il 2 dicembre con m. 2,10.
Vicino all’idrometro è murata una piccola epigrafe con l’iscrizione: “Piena del 25 settembre 1910”.

La piena del 1910
L’IDROMETRO PRESSO IL PONTE D’AUGUSTO E TIBERIO
Un’altro idrometro è murato presso il ponte di Augusto e Tiberio sul muro del Borgo San Giuliano e potrebbe essere dello stesso anno dell’idrometro presso il Faro. Un’epigrafe vicina all’Idrometro con la data di un’esondazione del Marecchia risulta oggi invisibile.
APPELLO PER IL RESTAURO DELL’IDROMETRO DEL FARO
L’idrometro del Faro esiste ancora ma è in cattive condizioni. E’ stato in gran parte frantumato in piccoli pezzi probabilmente a causa del passaggio delle biciclette e dei motorini.
Nell’intervento attuale la sua conservazione e valorizzazione dovrebbe essere stata prevista.
Sappiamo che un club privato di Rimini ha preso contatto con la Soprintendenza di Ravenna per i restauri e chi scrive ha fornito le schede per l’inquadramento storico del piccolo monumento.
Oppure non è stata prevista e un altro pezzo della Rimini storica sta per lasciarci?
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