Face: quando nel marketing ci metti la faccia

Face: quando nel marketing ci metti la faccia

Supereroi, maghi, musicisti e un formatore business. Una serata particolare quella voluta dalla innovativa agenzia di comunicazione e marketing riminese Q Group. Per porre l'accento sull'importanza di percorrere vie uniche ed originali per raccontarsi, ma soprattutto per crescere. Puntando sulla vera ricchezza di ogni azienda: le persone che la compongono e la rappresentano. Intervista a Elena Borghi e Giandomenico Murru.

Per il suo quinto anno di attività l’agenzia di comunicazione e marketing riminese Q Group, con una spettacolare serata evento, a cui hanno partecipato quasi 400 persone, ha lanciato un messaggio forte: rafforzare e manifestare la propria identità per crescere. L’agenzia, frutto dell’unione di due realtà con più di 10 anni di storia e oltre 20 collaboratori, si posiziona fra i soggetti più importanti nel panorama romagnolo nel mondo dell’advertising.

Elena Borghi

Abbiamo incontrato Elena Borghi e Giandomenico Murru, rispettivamente Direttrice Creativa e Ceo di Q Group, per conoscere la loro esperienza e il loro punto di vista sulla vita e sulla comunicazione aziendale, che mette al centro le persone.

28 gennaio: il Teatro degli Atti ha ospitato l’evento “Face” di Q Group

Elena Borghi, come nasce FACE?

In primis dall’esigenza di offrire un’esperienza che fosse nel nostro stile, che raccontasse chi siamo, cosa e come lo facciamo, ma soprattutto che potesse essere utile, lasciare uno spunto di riflessione, un nuovo strumento per interpretare il mondo della comunicazione aziendale. Non poteva essere il consueto convegno o uno spettacolo altisonante, ma il racconto del lavoro e delle persone: un gruppo di professionisti, ognuno con le proprie competenze, che per una sera hanno lasciato i panni della quotidianità lavorativa e si è messo in gioco per raccontare il punto di vista sulla comunicazione e sul modo di fare marketing. In poche parole Q Group. Un team di persone che lavora ogni giorno per offrire e portare nelle aziende Qualità, e lo fa con spirito di collaborazione, anche critico a volte, perché siamo certi che da soli non si vada da nessuna parte, che i percorsi debbano essere fatti insieme, perché a un certo punto senza condivisione e confronto, la visione dei singoli non può risultare vincente perché limitata.

Giandomenico Murru

Giandomenico Murru, quanto è importante metterci la faccia?

È essenziale direi, soprattutto è importante che sia quella vera, non quella di circostanza o costruita, perché ci rende non solo riconoscibili, ma unici. Penso che le centinaia di imprenditori e professionisti che hanno accettato il nostro invito, lo abbiano fatto anche perché ci conoscono e hanno riconosciuto nelle nostre facce, quelle di partner affidabili per le loro esigenze di comunicazione.
La nostra agenzia è diventata un punto di riferimento per decine di aziende in Romagna, ma anche nel resto dell’Italia, perché da noi non si parla di piattaforme o di freddi dati, ma di idee, di creatività e di originalità, di efficacia e di etica del messaggio, e siamo vincenti proprio per questo motivo.

Elena, quali sono gli ingredienti di FACE?

Le persone, il bello, la magia, la consapevolezza, la forza che viene dalla passione e dalla collaborazione. Tutti elementi che abbiamo voluto non solo rappresentare, ma far vivere al teatro degli Atti lo scorso 28 gennaio, ed è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione di diversi professionisti che con noi hanno condiviso questa esperienza. Stefano Serafini, trombettista di fama internazionale che ha accolto gli ospiti, creando insieme a Max Padovani, non solo parte del team Q Group ma soprattutto apprezzato DJ, una bellissima atmosfera che ha dato il via alla serata. Tommaso Luzi, regista e scenografo di fama, oggi nel reparto video di Q group, ha curato la regia dell’evento. Matteo Cucchi, un mago talentuoso, che con la sua maestria ci ha stupiti, facendo allo stesso momento riflettere sulla magia che ogni giorno si crea in ogni singola azienda, che non è fatta di formule e pozioni, ma di costante capacità di mettersi in gioco, di stupire e stupirsi. I nostri Supereroi, che rappresentano le piccole grandi conquiste di ogni giorno di chi vive intensamente il proprio lavoro. Ultimo, ma non ultimo, Paolo Manocchi, uno dei formatori business più apprezzati in Italia, che ha introdotto lo spirito di FACE, che è quello di guardare al futuro e di farlo con consapevolezza e desiderio di migliorarsi.

Matteo Cucchi

Giandomenico, FACE è un acronimo: Futuro, Azione, Crescita Evolutiva. Quali sono secondo voi i fattori essenziali per la crescita?

La crescita non può prescindere dalle persone. La forza e ricchezza di ogni azienda sono le persone vere che la compongono e che la rappresentano. Ed è solo mettendole al centro di ogni processo aziendale, e quindi anche quello della comunicazione, che si possono trovare vie uniche ed originali per raccontarsi, ma soprattutto per crescere. Poi, come ci spiega Paolo Manocchi, bisogna incentivare la conoscenza e la propensione al cambiamento, che non significa perdere la propria identità, ma rafforzarla trovando costantemente il modo migliore per esprimerla.

Paolo Manocchi

Elena, quale azione vedete nel vostro futuro?

Far crescere FACE. Un’esperienza che non deve essere un punto di arrivo, ma di partenza. Infatti dall’evento ci siamo messi al lavoro per far diventare FACE uno strumento per la crescita dei nostri clienti. Un percorso di formazione personale e aziendale, targato Q-training, sotto la guida di Paolo Manocchi, per una nuova consapevolezza del lavoro, che metta al centro le persone prima delle aziende. Un filone iniziato qualche anno fa ma che si stava perdendo: è ora di far emergere le persone straordinarie che ci sono dietro le aziende e dare loro la giusta visibilità. Perché i patti veri si fanno tra persone, non tra partite iva.

COMMENTI

DISQUS: 0