Edilizia moribonda: c’è chi fa e chi non fa nulla

Edilizia moribonda: c’è chi fa e chi non fa nulla

Domattina alle 11.30 i cassintegrati e disoccupati del settore edile fanno lo "sciopero a rovescio" su iniziativa di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea C

Domattina alle 11.30 i cassintegrati e disoccupati del settore edile fanno lo “sciopero a rovescio” su iniziativa di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Durante l’azione dimostrativa ristruttureranno gratuitamente le scale della scuola elementare Toti. Per dire che da fare ce ne sarebbe ma è tutto fermo. E l’edilizia, con annessi e connessi, muore. I dati diffusi dalla Camera di Commercio qualche giorno fa, d’altra parte, non lasciano dubbi e parlano chiaro: – 17% delle imprese iscritte, + 17,6% delle cessate, imprese attive in calo del 3,6%, la cassa integrazione guadagni straordinaria fa segnare un + 113%. Il lavoro non manca, ma per il Tribunale fallimentare. Aumentano le richieste di concordato preventivo.
Che fanno gli enti locali e le banche di Rimini? Deserto dei Tartari. In ben altre faccende affaccendati (vedi aeroporto). Ma non è così ovunque.
Unicredit lancia il piano Ripresa Cantieri per supportare i costruttori edili finanziando il completamento delle loro opere. Sono già 59 le iniziative selezionate in 13 regioni italiane, spiega una nota della banca, prevalentemente concentrate a Milano (10 cantieri) e Roma (11 cantieri), per un totale di 2.700 unità abitative e 700 posti auto, e un volume d’affari movimentato stimabile in circa 1 miliardo di euro.
Unicredit affiancherà i costruttori anche nell’attività di vendita, con la concessione di mutui-casa particolarmente vantaggiosi per gli acquirenti, finanziati fino al 100% del valore degli alloggi, nonché con attività di promozione commerciale sia presso i cantieri, sia nelle proprie filiali.
Oltre ai mutui agevolati e alla promozione commerciale, gli acquirenti che aderiranno all’iniziativa potranno beneficiare dell’azzeramento delle spese di istruttoria, perizia, imposta sostitutiva e oneri. Il tutto con l’impegno dei costruttori a mettere sul mercato gli immobili a prezzi competitivi e favorire così la compravendita.
“La crisi di liquidità ha comportato un significativo rallentamento del mercato immobiliare”, spiega Gabriele Piccini, country chairman Italy di Unicredit, “con la progressiva erosione del valore degli immobili e la conseguente difficoltà delle imprese costruttrici a portare a termine i cantieri. Con Ripresa Cantieri vogliamo togliere un po’ di paura dal mercato, garantendo il completamento dei progetti, così da contribuire al rilancio di un settore che, grazie all’indotto, è fondamentale per la ripresa del Paese”.

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