L'insopportabile squillante sirena parte quando i più riposano. O almeno vorrebbero. Nonostante le ripetute segnalazioni nulla cambia. L'ultima sveglia è fresca fresca.
Rimini, anno 1° dell’era Covid–19.
Da un paio d’anni, gli abitanti delle case e dei condominî limitrofi ad alcuni uffici di una sede del Comune di via Rosaspina, sono spesso disturbati nel cuore della notte. Da cosa vengono improvvisamente svegliati? Dalla sirena d’allarme dell’antifurto del Comune. Vi raccontiamo la sveglia più recente, quella fresca – fresca di nottata.
Il giorno 4 di questo malinconico agosto, la cadenza delle sobbalzanti sveglie è stata la seguente: ore 4:07 – 4:19 – 4:20 – 4:21 – 4:22 e 4:35. L’ultima e più lunga “performance” sonora (forniamo relativa registrazione) è durata la bellezza di circa tre minuti e venti secondi. Un’eternità, considerandone l’intensità sonora. Se in giro per la città doveste vedere persone con i padiglioni incandescenti e tumefatti, niente paura: siamo noi, gli “orecchioni” di via Rosaspina. Stiamo pensando di costituire un apposito “comitato di ascolto”. Beh, basterà avvisare gli uffici competenti (?) per risolvere il problema, penserà qualcuno. A parte che non si capisce a chi ci si debba realmente rivolgere, la domanda è la seguente: è stato mai risolto l’inconveniente? Nossignori, dopo 24 mesi, durante i quali il problema è stato più volte sollevato (anche dal sottoscritto che si è recato almeno due volte nei suddetti “uffici competenti”, telefonato a Polizia di Stato, Polizia Municipale e inviato messaggi all’U.R..P, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico), nel “Comune – Castello Incantato” tutto è fermo e pietrificato. Nulla cambia. L’urlo notturno è sempre in agguato.
A partire dal 1340 sono state scritte varie versioni della fiaba della “Bella addormentata nel bosco” in cui una giovane e bellissima principessa piomba nella trappola di una malvagia fata che la fa cadere addormentata, rimanendo in quello stato catatonico per i successivi cento anni. Insieme a lei, l’intero castello cade in un sonno profondo finché non arriva un principe che… eccetera, eccetera. Una delle versioni più famose è stata scritta da Charles Perrault che la editò nel 1697. Un’altra edizione, non meno celebre, è quella ottocentesca dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm. Ebbene, volete sapere come si chiama la principessina dei Grimm? Rosaspina. Ecco svelato l’arcano.

L’allarme lampeggiante in funzione
È il Principe rincoglionito dagli anni (come non averci pensato prima, cavolo!) che, saputo di una Rosaspina anche a Rimini, in arcione a un bianco deambulatore tenta di svegliare l’ormai datata nobile fanciulla della fiaba che fu. E così, rompe coglioni a tutta la via. Dunque è il decrèpito “poltergeist” (spirito invisibile che si manifesta emettendo forti rumori) che aziona nottetempo la sirena? Magari, fosse. In tal caso, anziché a un muro di gomma, saremmo davanti a un nemico forse più concreto da affrontare. Per sdrammatizzare, quando si può la si butta in burla, ma il disagio esiste davvero. È notevole e va eradicato. Una volta per tutte. Poi, chi siano i responsabili di tanta incapacità (la ditta che ha installato il sistema di allarme? Il manutentore comunale, ove ce ne fosse uno?) forse non lo sapremo mai, come d’abitudine nel Bel Paese. Però è arrivato veramente il momento di dire basta. Presto ci sarà altro baccano, botti e fuochi d’artificio. Non so se gli altri “orecchioni” di via Rosaspina andranno a festeggiare la Notte Rosa. Personalmente, come faccio da anni, eviterò con cura l’inappetibile “Kermesse”. Piuttosto, mi tracannerò l’ennesima “Notte in Bianco” e andrò col Principe a suonare campanelli nella silenziosa via Rosaspina (non la Principessa, l’incisore nato a Montescudo; 1762 – 1841).
Ultim’ora: mentre preparo il materiale da inviare in redazione, suona la sirena. Più o meno, per 4 minuti. Sono circa le 00:05. Si ricomincia alle 00:44. Altro suono insopportabile, questa volta per 3 minuti. Non è finita: altra sventagliata alle 00:53. È tutta da ridere. Anzi no, è da piangere, pensando a un’altra notte insonne.
Gli abitanti di via Francesco Rosaspina le augurano una felice notte, Signor Sindaco. Veda lei…
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