Chicchi, Biagini e gli altri: nasce a Rimini Mdp

Chicchi, Biagini e gli altri: nasce a Rimini Mdp

La presentazione del movimento, con l'intervento di Roberto Speranza, il 3 luglio.

Nasce a Rimini Mdp, all’anagrafe politica “Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista”, nuovo anche sulla scena nazionale visto che il suo battesimo è avvenuto lo scorso febbraio, ma freschissimo di parto sotto l’Arco d’Augusto. E’ una notizia, politicamente parlando, sia per i nomi che schiera e sia perché sotto il novello Sigismondo (più Malafesta che Malatesta) di Palazzo Garampi la formazione scaturita dalla scissione del Pd potrebbe, qualora decidesse di farlo (e staremo vedere), costituire un “pensatoio” utile a mettere in campo azioni e riflessioni alternative sulla politica e sullo sviluppo della città. Ne hanno gli “strumenti”, come si suol dire, sia Giuseppe Chicchi e sia Roberto Biagini, che fanno parte del coordinamento provvisorio del Comitato riminese, nominato dall’assemblea, insieme a Leonina Grossi e Sergio Morotti (con Luca Melillo tesoriere).
Lunedì 3 luglio la presentazione ufficiale del movimento (ore 18, Salone Agorà “Adriano Polverelli” di via Caduti di Marzabotto), che permetterà già di capire l’aria che tira e gli obiettivi riminesi. Al taglio del nastro ci sarà Roberto Speranza. “Lavoriamo per unire la sinistra, l’associazionismo, il cattolicesimo democratico, attorno ad un nuovo progetto politico. Cultura di governo e ispirazione unitaria sono il nostro orizzonte”, spiegano. Ovviamente dal 3 luglio partirà anche la campagna adesioni, che guarda a singoli cittadini, movimenti ambientalisti, associazioni della società civile e del terzo settore. Mdp riminese si porta avanti coi lavori e annuncia per il prossimo autunno (ma bisognerà attendere l’approvazione dello statuto nazionale) il suo primo congresso provinciale “con l’obiettivo di mettere a punto una piattaforma di politica locale e per darsi un gruppo dirigente”. E, visto il livello del confronto politico e della classe dirigente al momento schierata in campo, le premesse ci sono tutte per mettere in circolazione nel corpaccione molle e un po’ debilitato dei soggetti politici locali, anticorpi utili ad attaccare il virus del pensiero unico gnassiano.

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