Sono giorni che mi passano per la mente tante cose, osservo e registro accadimenti, li elaboro e sento la necessità di rovesciare sulla tastiera un br
Sono giorni che mi passano per la mente tante cose, osservo e registro accadimenti, li elaboro e sento la necessità di rovesciare sulla tastiera un brain storming digitale. La stagione volge al suo naturale compimento con la realizzazione della Notte Rosa, un campionario nazional popolare di suoni, odori e sapori, tranne l’unica stella di peso che è Michel Nyman.
cibi, parole, emozioni
di Paolo Bissaro
Un cartellone imbarazzante d’artisti giovani ma vecchi e di vecchi che vogliono essere giovani, un’ammucchiata pirandelliana di detriti in riva al mare. E’ straordinario pensare al materiale disponibile da dipingere con parole, immagini, clip, feticismo digitale moderno in cui svetta l’unica panoramica plausibile, un calvario umano che si presta a diventare l’attore principale di una serie di serate che si prospettano scintillanti e focosamente artificiali.
Giugno è stato un mese importante per la città di Rimini, si è aperto, purtroppo, con la scomparsa di Thomas Balsamini, una persona che stimavo e che continuerò a ricordare, un visionario che ha permesso ad intere generazioni locali di esprimersi con i mezzi che lui ha messo a disposizione, senza presenzialismi e senza sentire la necessità di mettere il capello sulle varie espressioni locali, dj’s, organizzatori di piccoli e grandi concerti, mostre, rassegne, insomma tutto quello strato di cultura antagonista che ogni luogo deve possedere, bene, lui l’ha alimentato, cullato e da buon padre e maestro silente ha lasciato che le cose scorressero come l’acqua. Per me è importante registrare l’eredità che lascia alla città e che deve essere presa per il bene della città stessa.
Inoltre giugno ha visto un incidente gravissimo vittima il capitano del Rimini Baseball che rischia di essere dimenticato come è dimenticato da anni l’unico sport con un palmares di caratura internazionale, il Baseball, sport snobbato da tutta la città a tutti i livelli, vedi lo stadio in totale degrado. Sia chiaro, può non piacere ma mi chiedo come sia possibile non entusiasmarsi di fronte ad una squadra e ad un settore giovanile che ha sfornato e sforna talenti internazionali, è l’unico movimento degno di nota dell’intera Romagna sportiva.
Queste riflessioni servono solo per capire che le eccellenze a Rimini fanno fatica a trovare la giusta collocazione, per essere eleganti nell’esposizione, più precisamente e realmente vengono messe al bando perché suscitano un’invidia difficilmente spiegabile, il valore è la visibilità e non la qualità di ciò che si esprime.
Rimini è una piccola città, è l’archetipo della provincia italiana, e come tale vive il presente con poche puntellature storiche di riferimento, tutto scorre come fa l’acqua che lentamente arriva al mare, la sua popolazione, i riminesi, sono ben educati ad allinearsi al vento, a sperticarsi in arzigogolate critiche vuote per poi essere in prima fila, uguali, omologati, pronti a stringere i ranghi in attrezzati plotoni. I comandanti utilizzano i giornalisti comodanti per amplificare il sensazionalismo vuoto di successi e mirabolanti previsioni tranquillizzanti che all’unisono scandiscono: va tutto bene, siamo fortunati, siamo uniti, molti territori stanno peggio di noi, questa è la sintesi del messaggio che deve necessariamente passare, che deve essere compreso e digerito per mantenere una pace sociale locale, sono bandite le dissidenze e le differenze, l’ovvio epilogo è il galleggiamento di un uovo sodo che non sale e non scende.
Ricetta per 4 persone
4 uova freschissime
Radicchi da taglio
½ Cipolla rossa
Vinaigrette di aceto di vino rosso
4 fette di guanciale di Mora romagnola
4 fette di pane al lievito madre con farina di grano antico
Procedimento
Pulire l’insalata da taglio, tagliare la cipolla sottilissima con il coltello o con la mandolina, sciacquarla bene e metterla in un contenitore con acqua e ghiaccio. Preparare la vinaigrette con una parte di aceto, sale e pepe quanto basta, e 4/5 parti di olio extra vergine locale, montare con un frullatore ad immersione o a campana. Condire il pane con olio extra vergine qualche fogliolina di timo e arrostirlo in forno a 200 gradi per circa 4-5 minuti. Cuocere le uova in abbondante acqua con un cucchiaio di aceto di vino bianco e dal momento in cui l’acqua bolle fare cuocere per 7/8 minuti. Scolare, sbucciare, tagliare in 4 le uova.
Disposizione
In 4 piatti grandi tondi mettere al centro l’insalata con cipolla leggermente condita, disporre le 4 sezioni di uova ordinatamente sull’insalata, appoggiare la fetta di pane, condire con la vinaigrette e una grattata di pepe.
Buon Appetito
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