Partiti gli allestimenti per il Jova Beach Party, Tinarelli: “chiediamo la sorveglianza costante all’area dei fratini”

Partiti gli allestimenti per il Jova Beach Party, Tinarelli: “chiediamo la sorveglianza costante all’area dei fratini”

Jovanotti non molla. Lo show del 10 luglio sulla spiaggia di Riminiterme è confermato. "Desidero che queste siano grandi giornate di musica nel luogo più bello del mondo, la spiaggia davanti al mare", ha scritto lui sulla sua pagina Facebook. Ma le conseguenze della scelta di questa splendida location ricadono sugli altri: chiusa la spiaggia dal 5 al 13 luglio. Si attende un'invasione di 40mila persone. E i fratini, che nel frattempo si sono spostati verso la foce del Marano?

Il Jova Beach Party fa tappa il 10 luglio presso la Rimini Arena Beach a Miramare di Rimini. Ricevuta la benedizione ufficiale del WWF Italia, Lorenzo Cherubini non ha pensato neanche per un istante di aderire alle richieste di Italia Nostra Rimini, LIPU, ASOER e altre associazioni ambientaliste che ne chiedevano il rinvio ad altra data o in altro luogo che non interferisse con la fragile vita dei fratini, i piccoli trampolieri in grave rischio di estinzione di cui ci siamo occupati di recente. Senza contare che sono arrivate anche le critiche di WWF Rimini: “Scelta sbagliata e assolutamente da non ripetere per il futuro”. Già ieri mattina (foto qui sotto) sono cominciate le grandi manovre per allestire la logistica necessaria al concerto di Jovanotti. Abbiamo contattato telefonicamente il presidente dell’Associazione Ornitologica Emilia-Romagna, Roberto Tinarelli. Ecco, in sintesi, cosa ci ha detto nel pomeriggio di ieri.

Presidente, abbiamo appena visto che è partita l’operazione di allestimento del Jova Beach Party…
“Speriamo che i fratini sopravvivano a questo concerto, anche se in questo momento il problema primario è rappresentato dai cani e dagli uomini. I secondi, in barba ai regolamenti lasciano i loro animali liberi di vagare a loro piacimento sicché accade che i primi calpestino o predino le uova. Se non si farà qualcosa, ma molto in fretta, non ci saranno nemmeno più fratini da schiacciare”.

Si dice che per il futuro qualcosa si sia mosso. E’ cosi?
“Il comune di Rimini ha deliberato di creare entro il prossimo anno un’area protetta in zona poco distante da dove solitamente nidificano i fratini. Vogliamo arrivare in tempi brevi a una loro tutela a lungo termine. L’operazione sarà qualificante anche per il comune di Rimini”.

Al momento, a che punto di trattativa siete con le istituzioni?
“Dietro nostre pressanti sollecitazioni, qualche intervento è stato fatto: ad esempio creando il recinto per le uova e successivamente mettendo i pallet per proteggere i piccoli. Naturalmente la nostra gratitudine va riconosciuta in modo particolare ai volontari che si spendono tutti i giorni per sorvegliare e tentare di mettere per quanto possibile in sicurezza i trampolieri. Ma non è facile. Tuttavia noi non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci. Anche se le insidie, naturali e non, sono veramente numerose”.

La spiaggia teatro dell’evento

Ci pare di capire che il concerto vada ascritto alle “non”.
“Certamente. Ora però, il problema si è trasferito su Riccione perché i fratini, sia per condizioni ambientali che alimentari, si sono spostati verso la foce del Fiume Marano. Abbiamo chiesto all’assessore all’Ambiente di Rimini, Anna Montini, di farsi portavoce presso la collega riccionese Lea Ermeti affinché si adoperi per tutelare la sopravvivenza dei pulcini”.

Siamo a pochissimi giorni dall’evento in spiaggia. Quando ha parlato con l’assessore Montini?
“Anche pochi minuti fa. Le ho fatto presente questo: dato che non è sufficiente regolare gli accessi (nord, sud e ovest) e limitarsi a incanalare gli ingressi. Il problema non si risolve solo sotto quell’aspetto. Sono stati venduti circa 39.000 biglietti, basta che un centinaio di persone o anche poche decine sconfinino e vadano a dormire o a camminare nella zona dove sono ora i fratini, per combinare un disastro. Siamo rimasti d’accordo che chiederà all’organizzazione del concerto di stabilire una sorveglianza dell’area 24 ore su 24: il giorno precedente, quello del concerto e il successivo. In modo da interdire a chiunque l’accesso a una precisa area delimitata e protetta per l’incolumità dei fratini. Mi ha assicurato che presenterà la richiesta per poi girarmi la risposta in tempi brevi. Spero, già domani (oggi, ndr). Decideremo di conseguenza come muoverci”.

Lei crede che risponderanno positivamente?
“Mah, non saprei. Nel frattempo, per conoscenza, invieremo una breve segnalazione ai Carabinieri Forestali e in seguito faremo una sorta di comunicato stampa in cui avvertiremo che quel pericolo è reale e inoltre specificheremo le richieste avanzate per la tutela dei trampolieri. Di più, al momento, non possiamo fare”.

Ma se rispondono di no, come vi regolerete?
“In tal caso, se ci saranno stati danni, faremo un regolare esposto, visto che non hanno aderito alle nostre precedenti richieste”.

Il Jova Beach Party comporta anche lo stop ai servizi di spiaggia, come recita l’avviso di Riminiterme

C’è circa un chilometro di distanza tra il luogo del concerto e quello in cui si sono rifugiati i piccoli trampolieri. La “Molo Street Parade” che si è svolta la scorsa settimana al porto di Rimini si è distinta per essere una manifestazione spaccatimpani. Temiamo che un chilometro scarso non sia una sufficiente distanza di sicurezza per la salute uditiva dei fratini. Dato però che in altre circostanze i simpatici pennuti hanno dimostrato di essere dotati di notevole buon senso (qualcuno lo chiama istinto), vedrete che in occasione del concerto tenteranno di nascondersi ancor più sotto la protezione della sabbia.

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